Il Salame di Varzi DOP ottiene il riconoscimento del Marchio Collettivo dall’Unione Europea
Grazie all’impegno del Consorzio di Tutela, il Salame di Varzi DOP ha ufficialmente ottenuto la registrazione legale del marchio da parte dell’Unione Europea.
L’iter burocratico era iniziato il 21 luglio 2022, quando era stata presentata la richiesta presso l’ufficio della Proprietà Industriale dell’UE. Successivamente la pubblicazione nel Bollettino Ufficiale e poi il superamento del periodo di opposizione, finalmente il logo e il brand Salame di Varzi DOP sono protetti legalmente in tutta Europa.
“Siamo estremamente orgogliosi e molto soddisfatti del riconoscimento ottenuto dal marchio Salame di Varzi DOP, perché da oggi il marchio consortile ha un valore aggiunto di vera tutela e protezione da imitazioni e contraffazioni in tutti i principali paesi extra UE. Consapevoli che le Indicazioni geografiche non sono riconosciute come diritti di proprietà intellettuale, l’aver ottenuto il riconoscimento di marchio collettivo vuol dire estendere la protezione già valida nell’UE a tutti i mercati internazionali che riconoscono, invece, il valore del marchio collettivo come vero e proprio marchio d’impresa” – dichiara il Presidente del Consorzio di Tutela del Salame di Varzi Fabio Bergonzi.
Pier Luca Ambrosioni, Amministratore Delegato del Salumificio Vecchio Varzi e Vice-Presidente del Consorzio di Tutela, ne ha parlato ai microfoni di Pavia Uno TV in occasione della 2° Festa di San Martino a Voghera (PV): “Il nostro nobile salume ha appena ottenuto la registrazione del marchio da parte dell’Unione Europea, di conseguenza siamo protetti legalmente in Europa, ma ci sono ancora altri step da fare: il nostro obiettivo è essere riconosciuti a livello globale.” – poi continua a proposito della Festa di San Martino che si è svolta domenica 13 novembre u.s. – “La Festa di Voghera è stata una bella occasione per stare insieme, divertirsi e far assaggiare i prodotti del nostro salumificio alle persone. Vogliamo che Vecchio Varzi non solo diventi un orgoglio per tutto il territorio circostante, ma che sia un simbolo di qualità ed eccellenza culinaria riconosciuto in Italia e all’estero.”