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Che Differenza C’è Tra I.G.P. E D.O.P.?

Che differenza c’è tra I.G.P. e D.O.P.?

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Le sigle D.O.P. e I.G.P., istituite dall’Unione Europea con precisa normativa, hanno lo scopo di proteggere la tipicità di alcuni prodotti alimentari. Costituiscono una garanzia per il consumatore che sa così di acquistare alimenti di qualità che rispondono a determinati requisiti e sono prodotti nel rispetto di precisi disciplinari.

Che cosa significa la sigla D.O.P.?

Il Salame di Varzi è uno dei quattro salami italiani che si fregiano del marchio D.O.P.
A partire dal 1996, questo riconoscimento ha sancito a livello europeo la relazione diretta ed esclusiva tra l’alimento e l’area geografica in cui viene prodotto. Per il Salame di Varzi, questa comprende attualmente i territori di soli 15 Comuni della provincia di Pavia, tra i quali il principale è ovviamente Varzi, dove ha sede il nostro salumificio.

I criteri per l’attribuzione del marchio D.O.P. sono stabiliti dal disciplinare ed il loro rispetto è assicurato da specifici organismi di controllo, autorizzati dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.

  • La sigla D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta) designa infatti un prodotto che nel suo complesso deve provenire dall’area geografica dichiarata: nel caso del Salame di Varzi D.O.P. le carni utilizzate possono provenire solo da allevamenti ubicati in Lombardia, Piemonte o Emilia Romagna2;
  • È all’ambiente geografico di riferimento che sono ascritte tutte le qualità e le caratteristiche del prodotto: la D.O.P. certifica che i fattori naturali (come il clima e le caratteristiche ambientali), insieme ai fattori umani (sempre legati al territorio, come le tecniche di lavorazione tramandate) permettono di ottenere un prodotto unico, impossibile da realizzare in un altro luogo;
  • Tutto il processo produttivo, dalla prima all’ultima fase (dalla trasformazione, al confezionamento, all’affinamento), deve avvenire all’interno dell’area geografica dichiarata, senza alcuna esclusione.

Che cosa significa la sigla I.G.P.?

Un alimento può fregiarsi del marchio I.G.P. solo se il prodotto finale proviene dall’area geografica dichiarata: per fare un esempio, per produrre la Bresaola della Valtellina I.G.P. viene spesso utilizzata carne proveniente dal Sud America1 (il che non diminuisce le qualità del prodotto).

Per l’attribuzione del riconoscimento I.G.P. è sufficiente che
una sola qualità del prodotto o una delle sue caratteristiche possa essere attribuibile all’area geografica dichiarata: l’I.G.P. riconosce, cioè, al prodotto che una determinata qualità, la reputazione o un’altra qualsiasi caratteristica dipendono dalla sua origine geografica, anche qualora la produzione sia avvenuta in tutto o in parte altrove;
una sola delle fasi produttive (ad esempio, la trasformazione o il confezionamento o l’affinamento) avvenga nell’area geografica dichiarata.

 

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